mercoledì 1 dicembre 2010

La gestione delle catastrofi

La Scuola di Chicago è un movimento di architettura che si è formato a Chicago alla fine dell'Ottocento. Causa scatenante a far nascere uno dei movimenti architettonici di maggior influenza nella storia dell'architettura, strano a dirsi, fu il terribile incendio che devastò la città nel 1871, tra l'8 e il 10 ottobre.
Il disastro divenne un’opportunità per far piazza pulita di vaste aree occupate da abitazioni cadenti e malsane e di creare uno spazio per moderne strutture industriali e commerciali; la ricostruzione che ne seguì, culminò nella realizzazione del primo grattacielo della storia, l'Home Insurance Building.
La scuola non solo promosse l'uso della nuova tecnologia delle strutture in acciaio nella costruzione degli edifici commerciali sostituendo il legno, ma contestualmente sviluppò nuovi canoni estetici, influenzati dal corrispondente evolversi delle avanguardie architettoniche in Europa antecedenti al Movimento Moderno.
Tra gli architetti che hanno associato il loro nome alla Scuola si ricordano Daniel Burnham, Dankmar Adler, John Root, William Holabird, Martin Roche, William LeBaron Jenney e Louis Sullivan.
Frank Lloyd Wright iniziò a lavorare nello studio di Adler e Sullivan ma prese ben presto le distanze dalla scuola elaborando un suo stile; mentre Ludwig Mies van der Rohe, che arriverà a Chicago dopo l'esperienza tedesca del Bauhaus, farà un lavoro di ricerca sulla composizione architettonica dei grattaceli, di cui il Seagram Building ne è l'espressione più alta, ed è per questo definito da alcuni, come il creatore della seconda Scuola di Chicago.

Auditorium Building in Chicago, Adler-Sullivan, 1885-89

Il male, alle volte, si nasconde in chi, nella tragedia, non trova motivi per rialzarsi.

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